venerdì 13 settembre 2013

Cosa fare quando due bambini litigano


Accade spesso che nella vita quotidiana si discuta o si litighi per divergenza di opinioni… beh, i bambini entrano in conflitto molto più spesso di noi grandi. Per la nostra cultura spesso il litigio, soprattutto dei bambini, viene visto come qualcosa di negativo, ma in realtà aiuta a crescere i nostri piccoli.

Spesso si è soliti leggere il conflitto attraverso il filtro “dell’ingiustizia” dove ne escono un vinto ed un vincitore e dove l’adulto interviene come regolatore e portatore di soluzioni. Quante volte se vediamo due bambini contendersi un gioco, interveniamo dicendo: “No Pierino, il gioco ce l’aveva prima Mario”? Il tutto mentre prendiamo di mano il gioco a Pierino e lo restituiamo a Mario. In questo modo noi caliamo dall’alto una soluzione, senza lasciare spazio al bambino di intervenire nella contesa in modo “creativo”. L’adulto pertanto sarebbe bene che non si ponesse come risolutivo del conflitto, ma piuttosto come regolativo.

Il conflitto è infatti relazione in quanto interessa entrambi i bambini. E’ opportuno rivolgersi ai piccoli chiedendo loro cosa sta succedendo. O verbalizzandogli la presenza di un problema da risolvere toccando entrambi i bambini che si trovano in conflitto. Se forniamo loro una soluzione, stiamo semplicemente rimandando il problema, poiché il bambino in questo modo non comprende e non impara a stare con gli altri, per cui in una situazione simile rimetterà in atto lo stesso comportamento errato. In parole povere, l’intervento dell’adulto dovrebbe offrire al bambino non la soluzione, quanto piuttosto l’opportunità di trovare soluzioni proprie.
E' importante far capire ai bambini che si può stare insieme anche se le opinioni divergono. Il nostro compito di adulti (genitori, nonni, educatori,…) è proprio quello di aiutarlo ad acquisire gli strumenti per affrontare la vita.

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